Vittoria prese in grande considerazione l'educazione dei suoi nipoti d'Assia; dalla morte di Alice, tutti loro, almeno fino al proprio matrimonio, trascorsero parte di ogni estate con la nonna, più frequentemente a Osborne House, e Vittoria non si stancò mai di scrivere fiumi e fiumi di lettere e al genero, e ai nipoti, per consigliarli in ogni scelta di vita.
Quando Alice morì, suo padre il Principe Albert mancava da quasi vent'anni, eppure Vittoria non aveva smesso il lutto – non lo smetterà mai per il resto della vita – né l'atmosfera lugubre di perdita aveva abbandonato le residenze reali.
I figli di Alice, quindi, passavano da un castello brutto, cupo e freddo quale era il Palazzo Nuovo di Darmstadt, diventato improvvisamente solitario e tetro dopo la tragedia, ad un'atmosfera di certo non più allegra quando andavano in visita alla nonna. In fondo, tutta l'infanzia e la giovinezza dei figli di Alice trascorse in un mondo in cui i morti erano più presenti dei vivi, e determinavano la vita di chi restava: quando qualcuno moriva, coloro che l'avevano amato da allora avrebbero vissuto nel suo perpetuo ricordo.
Per Alicky più che per i fratelli maggiori, data la sua età al momento della perdita della madre, gli anni (in tutto ventidue compresi quelli in cui Alice era viva) che trascorse sotto l'ala della nonna Vittoria furono quelli che determinarono davvero il suo carattere e il suo modo di vedere il mondo. Alix era la nipote prediletta di Vittoria, quella di cui la Regina si prese maggiormente cura e che educò personalmente; per questo Alix fu cresciuta, ancor più delle sorelle maggiori, nei rigidi e puritani principi dell'Inghilterra vittoriana, che fecero di lei una donna sì colta e intelligente, indipendente e arguta, ma anche profondamente legata all'idea di famiglia e di madre, rigidamente convinta della giustizia di idee quali la pudicizia, la rispettabilità, e l'ineluttabilità del fato.
L'etichetta di Corte e tutto ciò che vi era incluso – obblighi, doveri, divieti – e l'idea stessa di noblesse oblige furono inculcati profondamente in Alix d Vittoria fin dalla più tenera età. Vittoria voleva che la nipotina prediletta diventasse un esempio invidiabile e imitabile di perfezione nobile: la quintessenza della principessa.
Le settimane estive trascorse con la Regina, e anche le frequenti visite durante il resto dell'anno, avevano in sé un piacevole miglioramento per Alix e i suoi fratelli; se a Darmstadt questi vivevano una vita solitaria, scandita dalle lezioni e con poca compagnia di loro coetanei, le visite a Vittoria significavano compagnia.
Vittoria aveva messo al mondo in totale nove figli (Victoria, Bertie, Alice, Alfred, Helena, Louise, Arthur, Leopold e Beatrice), e tutti andavano spesso a farle visita con le famiglie, il che significava che Alix e i fratelli trascorrevano le vacanze estive in compagnia di decine di cugini.
Per la precisione (elencati in generale, senza contare l'anno della loro nascita):
Wilhelm (il futuro Kaiser Guglielmo II), Charlotte, Heinrich, Viktoria, Waldemar (morto nel 1879), Sophie e Margarete, figlie della primogenita di Vittoria, Principessa Victoria, e Frederick III di Prussia, primo Kaiser della Germania unita. I due avevano avuto anche un altro figlio, Sigismund, morto prima della nascita di Alix.
Albert Victor (Eddie), George (Georgie – futuro re Giorgio VI), Louise, Victoria e Maud (Alexander morì ad appena un mese di vita), figli del principe del Galles ed erede, Bertie, e sua moglie, principessa Alexandra di Danimarca, futura regina Alessandra.
Alfred (Affie), Marie (Missy – futura regina Maria di Romania), Victoria Melita (Ducky), Alexandra, Beatrice (Baby Bee), figli del Principe Alfred e della Gran Principessa Maria Aleksandrovna di Russia (figlia dello zar Alessandro II).
Christian Victor, Albert, Helena Victoria e Marie Louise, figlie di Helena e del marito Principe Christian di Schleswig Holstein.
Margaret (“Daisy”, futura regina Margareta di Svezia), Arthur e Patricia (Patsy), figli di Arthur e di Luoise Margaret di Prussia
Alice, Charles Edward (Charlie, nato dopo la morte del padre, affetto da emofilia), figli di Leopold e della Principessa Helena of Waldeck and Pyrmont.
Alexander, Victoria Eugenie (futura regina di Spagna), Leopold, Maurice, figli di Beatrice e Henry di Battemberg.
Alicky, nonostante l'allegria e la dolcezza, mostrò fin da piccolina un altro lato del proprio carattere, meno facile e meno amabile: aveva ereditato infatti da Alice una sensibilità e un'emotività eccessive, oltre a suscettibilità unita ad una grande orgoglio. Piuttosto, infatti, di ammettere di essere stata ferita, si chiudeva in sé stessa. Aveva una spiccata tendenza alla malinconia, in parte ereditata dalla madre, in parte acuita dall'atmosfera in cui era stata cresciuta, dove non si faceva che parlare dei cari estinti, di Morte e di riunione con essi nel Regno dei Cieli; questo influenzerà, d'altronde, non solo la vena malinconica di Alix da adulta, ma anche quella sua inclinazione al misticismo che le farà trovare nella fede ortodossa la più adatta a sé.
Come spiegato sopra, la compagnia, almeno in seno alla famiglia, ad Alicky e ai suoi fratelli – quantomeno durante le estati in Inghilterra – non mancava. Se anche tra tutti i cugini, alcuni non erano graditi ai figli di Alice (come Wilhelm, che descrissero come troppo invadente e pieno di sé, o come Missy, che non amò mai molto Alicky, pur mantenendo con lei rapporti amichevoli), molti altri divennero ottimi amici, a volte per tutta la vita.
I ragazzi di Alice e Ludwig erano anche profondamente uniti tra loro; ben presto, infatti, quando le più grandi iniziarono a diventare donne, e Vittoria cominciò a cercare loro marito, la separazione fu traumatica per tutti, soprattutto per Alix che, essendo la più piccola, non solo era coccolata da tutti, ma fu l'ultima a sposarsi, e guardò i fratelli andarsene uno ad uno, finché non rimase sola col padre nel gelido e tetro Palazzo Nuovo, nel 1893. Per fortuna, solo per pochi mesi, prima che venisse anche il suo turno di diventare sposa e madre.
La prima a sposarsi fu, com'era facile immaginare, la primogenita Viktoria.
Nel 1883, quando si fidanzò con un cugino, Luis di Battenberg, che viveva in Inghilterra, Vicky aveva ventuno anni ed era molto bella – sebbene fossero Ella e Alicky considerate le più belle della famiglia, oltre che tra le più belle donne d'Europa del tempo.
Ludwig non era favorevole al matrimonio, un po' perché Luis, per quanto nobile, non aveva molto denaro, e un po' perché era riluttante ad accettare che le sue figlie fossero ormai adulte e fosse giunto il momento che lo “abbandonassero” per avere una famiglia propria. Per di più, l'idea che Vicky, la maggiore e più responsabile, e per questo sua più gradita compagnia, sarebbe andata a vivere all'estero, sembrò sgomentarlo.
Per consolarsi della perdita, la stessa sera del matrimonio di Vicky, il 30 aprile, Ludwig decise di prendere in moglie la sua amante, Alexandrine de Kolemine, divorziata dal primo marito. La sua scelta, però, fece talmente scandalo, che, sotto pressione soprattutto della suocera Vittoria, Ludwig fu costretto ad annullare, almeno ufficialmente, il matrimonio – sebbene la sua relazione con la De Kolemine durò tutta la vita.
Ma, almeno quell'anno, le perdite per Ludwig erano appena cominciate; andando a vivere in Inghilterra, Vicky aveva dato l'impressione di scappare molto lontano, ma in realtà non sarà certo, tra le quattro sorelle D'Assia Darmstadt, quella che andrà a vivere più lontano da casa, anzi.
Appena un mese e mezzo dopo il matrimonio di Vicky, anche Ella, che doveva ancora compiere vent'anni, si sposò – e questa separazione pesò ancora di più della precedente sul cuore non solo di Ludwig, ma anche e soprattutto di Alix.
A diciannove anni, Ella era considerata una delle donne più belle d'Europa; alla leggendaria avvenenza, univa anche un irresistibile fascino naturale e un carattere dolce e accomodante, che la rendevano adorabile a chiunque.
Già da tempo, per questi motivi, Ella aveva molti ammiratori; il cugino Wilhelm, ad esempio, allora studente all'Università di Bonn, era follemente innamorato di lei; andava a trovarla a Darmstadt ogni fine settimana, le scriveva poesie appassionate e le regalava fiori. Ma Ella lo trovava disgustoso, e rifiutò le sue proposte, sebbene con delicatezza e gentilezza. Wilhelm, tuttavia, dirà in seguito che Ella gli spezzò il cuore, e che lui non si riprese mai del tutto – né smise mai di amarla. Pare che alla notizia della sua morte, nel 1918, Wilhelm abbia pianto come un bambino.
Wilhlem non fu il solo: diversi altri uomini, più o meno nobili, persero la testa per lei; ma Ella cercava qualcosa di diverso, e nessuno sembrava capace di affascinarla davvero.
Quando annunciò in famiglia di aver accettato la proposta di matrimonio di un cugino, il Gran Principe Sergej Aleksandrovič di Russia – fratello minore dello zar Alessandro III – quindi, tutti rimasero alquanto stupiti. Sergej e Ella, in quanto parenti stretti, si conoscevano da sempre, e Sergej non aveva mai nascosto il suo desiderio di sposare la cugina; ma Ella aveva sempre rifiutato, sostenendo che lo considerava solo un fratello.
Fu quando Sergej rimase orfano, racconterà in seguito Ella, che lei iniziò a vederlo con occhi nuovi: in quanto orfana lei stessa, riusciva a capire il suo immenso dolore, e questo li avvicinò. Quando Sergej le chiese per la seconda volta di sposarlo, Ella accettò con gioia, e reagì con entusiasmo all'idea di cambiare così radicalmente vita, diventando la moglie di un Romanov.
Visto l'abissale differenza di sfarzo tra la corte tedesca e quella russa, Sergej insistette perché il matrimonio, contrariamente alle usanze, fosse celebrato in Russia, invece che nella patria della sposa; Ludwig acconsentì, e iniziò a preparare la famiglia per il lungo viaggio che li avrebbe condotti a San Pietroburgo, dove Ella sarebbe entrata in contatto col suo nuovo mondo e con la lussureggiante, bizantina corte dei Romanov.
Alix aveva appena dodici anni – praticamente una bambina – e l'idea di visitare un posto così nuovo e così esotica la entusiasmò e la incuriosì. Ovviamente non poteva immaginare che, grazie al fidanzamento della sorella prediletta, avrebbe conosciuto l'uomo della sua vita – e la sua futura patria adottiva.
Potente e sfarzosa come nessun'altra al mondo, la corte russa era, nonostante ciò, avvolta nel mistero per i vicini e parenti delle corti europee; le usanze erano così diverse – la religione ortodossa, gli usi asiatici, lo sfarzo bizantineggiante che riluceva ovunque d'oro e d'argento – da quelle delle altri corti d'Europa, che tutti pensavano alla Russia come ad un posto lontano ed esotico.
Negli ultimi secoli, tuttavia, gli scambi matrimoniali di spose tra la Russia e l'Europa era stato ingente. Non era certo la prima volta che una principessa tedesca sposava un nobile Romanov, anzi; e nemmeno era la prima volta che la casara Assia – Darmstadt forniva una sposa ad un Gran Principe o a un futuro zar.
Al momento del matrimonio di Ella e Sergej, lo zar regnante era il fratello maggiore di Sergej, Alessandro III. Questi regnava da tre anni, ovvero da quando suo padre, Alessandro II “lo zar liberatore” era stato brutalmente assassinato da una bomba ad opera di alcuni anarchici.
Già reazionario per natura, e convinto in quell'atteggiamento dall'assassinio del padre (il quale aveva cercato di modernizzare la Russia attraverso una serie di riforme, tra cui l'abolizione, almeno ufficiale, della servitù della gleba, e una bozza di Costituzione), Alessandro III governava col pugno di ferro e col terrore che i ribelli potessero fare del male alla sua famiglia.
Aveva sposato la Principessa Dagmar di Danimarca, diventata zarina e ortodossa col nome di Marija Fëdorovna, che era la sorella minore di quella Principessa Alexandra di Danimarca che aveva sposato Bertie, zio di Alix e Ella ed erede al trono d'Inghilterra.
Alessandro (“Saša”) e Marija (“Minnie”) avevano cinque figli: Nikolaj (“Nicky”), l'erede al trono, di sedici anni, Giorgio, tredici, Xenia, nove, Michail (“Miša”), sei e la piccola Ol'ga, due anni appena compiuti.
Sergej era tra i minori dei fratelli di Alessandro, ed in famiglia non era amato, per la (meritata) fama di essere un despota e di essere difficilmente sopportabile. Aveva un carattere difficile come suo fratello Alessandro, si comportava da arrogante e stava sempre sulle sue; in realtà era eccessivamente timido e riservato, e odiava il contatto fisico con le persone – anche di famiglia – al punto da indossare dei guanti quando c'era il rischio che gli si chiedesse una stretta di mano. Proprio questa sua fobia, pare, fu la causa del fatto che lui ed Ella non avranno mai figli – disdegnava il contatto fisico al punto da non voler toccare Ella neanche per dovere coniugale (anche se la causa reale non sarà mai resa nota, neppure da Ella in persona).
Sembrava non sentirsi a suo agio con nessuno, nemmeno con sé stesso, e per questo motivo, oltre che per il suo carattere così chiuso fino a diventare enigmatico, non solo alimentò i più maliziosi pettegolezzi, ma fu anche molto odiato all'interno della famiglia. Pare che solo suo fratello e sua cognata e in seguito Alix, riuscissero a vedere in lui qualcosa di buono.
Quando divenne Governatore di Mosca per desiderio di suo fratello lo zar,nel1891 – scelto proprio per la sua durezza, così in linea con quella di Alessandro – mostrò la sua intolleranza razziale specialmente verso i numerosi ebrei della città che, sempre più numerosi, iniziarono ad emigrare.
Per la loro somiglianza di vedute e ideali governativi, Alessandro e Sergej andavano particolarmente d'accordo; lo zar non fece mai mistero che si fidava di Sergej come di nessun altro dei suoi fratelli.
Probabilmente pensando che avrebbe scelto come sposa una donna simile a lui, il resto della famiglia e anche la Russia tutta rimasero piacevolmente stupiti nel conoscere Ella, al punto da innamorarsene, e a ragione: avvenente e per natura affascinante, e per di più educata, gentile, dai modi calmi e rasserenanti, Ella riusciva a piacere a chiunque senza sforzo. Sembrava quasi impossibile che una creatura tanto delicato e angelica potesse aver accettato di sposare un uomo come Sergej.
La famiglia di Ludwig raggiunse Pietroburgo in treno un po' di tempo prima delle nozze; il viaggio durò ben tre giorni, e Alix osservò curiosa il paesaggio camiare più volte fuori dal finestrino e diventarle completamente estraneo.
Lo zar e la zarina alloggiarono la famiglia d'Assia Darmstadt a Petrghof, luogo di villeggiatura estiva sul Golfo di Finlandia, ca. 25 km a est di Pietroburgo, nella residenza chiamata “Il Cottage”. Il nome può far pensare ad una piccola e modesta residenza: al contrario, si trattava di una grande villa vittoriana molto spaziosa con un'allegra facciata color primula che veniva solitamente usata, per l'appunto, per ricevere gli ospiti.
Qui furono subito raggiunti non solo da Ella e Sergej, ma anche da Marija e Aleksandr coi figli. I ragazzi socializzarono subito: Nicky, Xenia,Georgij a Michail fecero infatti comunella con Alix e Ernie, divertendosi un mondo a giocare sulla spiaggia.
Non sfuggì agli adulti la spiccata preferenza che, fin da subito, Nicky mostrò per la piccola Alix; poteva sembrare bizzarro, dal momento che Alix, a dodici anni appena compiuti, era ancora una bambina, mentre Nicky, a sedici, era già un ragazzo, quasi un uomo; eppure la loro simpatia fu immediata, spontanea e profonda e, soprattutto, ricambiata: era vero infatti che Nicky fu subito conquistato dalla bellezza semplice e dalla dolce timidezza di Alix, ma è vero anche che Alix non era certo insensibile al fascino naturale del giovanotto.
Nicky aveva sedici anni, ma ancora tanta voglia di divertirsi e di giocare coi fratelli minori; come suo padre, amava la vita all'aria aperta, l'esercizio fisico, le lunghe passeggiate a contatto con la Natura. Era di carattere mite, dolce, molto educato e gentile, il che lo rese particolarmente caro ad Ella.
Era stato chiamato Nikolaj in onore del fratello maggiore dello zar, un tempo erede al trono e primo fidanzato di Marija/Dagmar. Nikolaj morì prima che lui e Dagmar potessero sposarsi come era programmato, e fu considerato normale che la giovane andasse in sposa al fratello che avrebbe preso il posto di Nikolaj come erede.
È curioso notare che Nicky, dallo zio di cui aveva il nome, prese il carattere dolce e buono, così diverso da quello del padre e dello zio Sergej.
Nicky riuscì, a differenza di molti, a vedere subito la fragilità e la dolcezza di Alix, nascoste dietro l'eccessiva timidezza e la caparbietà. Bastò poco perché lei gli entrasse nel cuore, seppure fosse così piccola, ancora: pochi giorni dopo il loro incontro, scrisse nel suo diario che Alix gli piaceva molto, e poi continuò a parlare di lei fino a dichiarare esplicitamente: “Ne sono innamorato”.
Fu per questo che, la sera in cui si svolse l'ultimo ballo per i bambini, la sera prima della ripartenza di Ludwig e della sua famiglia, Nicky regalò a Alix una piccola spilla.
Subito lei, non sapendo cosa fare, accettò; poi, ripensandoci, decise forse che si era esposta troppo, o forse capì il significato del gesto, e gliela restituì. Nicky la regalò a sua sorella Xenia – che non sapeva nulla della vicenda e accettò con piacere il dono – ma rimase profondamente ferito. Non poteva sapere che sarebbe stato solo il primo di molti futuri rifiuti di Alix.
Quando Ludwig e i ragazzi tornarono a Darmstadt, l'estate era al culmine, e le notti bianche di Pietroburgo al loro splendore; lasciarono Ella nella sua nuova patria, ed i ragazzi dovettero abbandonare i loro nuovi amici, pur promettendosi di rivedesi presto. Ma la Russia era lontana, e ci vorranno ben cinque anni prima che Alix possa davvero tornarci; nel frattempo, come tutti i reali di allora, si tenne in contatto non solo con la sorella, ma anche con i suoi nuovi amici con un fitto scambio di corrispondenza, in particolare con Xenia, che sembrava averla particolarmente in simpatia.
Quello che Alix non poteva sapere, era che Nicky se l'era ormai impressa nel cuore e, a differenza di tante altre cose nella sua vita, non l'avrebbe dimenticata facilmente.
After Alice's sudden and tragic death, Queen Victoria decided to take care of the five children that had been left orphaned personally, as far as it was possible since she was far away from them. When Alice died, Vicky was 14, Ella 13, Irene 12, Ernie 10 and Alicky 6; in spite of the fact that Vicky was adolescent, they were all too young to be left on their own or entrusted to their father – even if Ludwig was affectionate and loved his children, he was a man after all, and a grand duke too, who had to see to his little piece of land – to nannies or governesses.
Victoria was very busy thinking about the education of her grand-children in Assia; since Alice died, all of them, at least up to their wedding, spent part of every summer with their grand-mother, more often at Osborne House, and Victoria never grew tired of writing loads of letters to her son-in law and her grand-children, in order to give them advice about everything.
When Alice died, her dad, Prince Albert, had passed away almost twenty years before, but Victoria hadn't come out of mourning – and never would for the rest of her life – nor had the gloomy, dismal atmosphere disappeared from the royal building.
Alice's children, then, went from an ugly, dark and cold castle, which suddenly became lonely and gloomy after the tragedy – the one in Darmstadt – to an atmosphere which wasn't really more cheerful when they paid visit to their grand-mother. After all, Alice's children spent their childhood and youth in a world in which the dead were more present than the living people and influenced the life of those who stayed: when somebody died, those who had loved them would have lived in their eternal memory.
The years Alicky spent under Victoria's influence (22 in total, including the years Alice was alive) were those who really influenced her personality and her Weltanschauung, more than for her elder siblings because of her age when her mother died. Alix was Victoria's favourite grand-child, the one Victoria cared after more and whom she personally brought up; for this reason Alix was brought up, more than her sisters, with the rigid and puritan principles of Victorian England, which made her a cultivated and intelligent, independent and witty woman, but also very bound to the principles of family and motherhood, deeply convinced of the truth of ideas like prudery, respectability and ineluctability of faith.
The etiquette of the court and everything that it included – obligations, duties, prohibitions – and the idea itself of noblesse oblige were deeply inculcated upon Alix by Victoria since she was a child. Victoria wanted her favourite grand-daughter to become an enviable and imitable example of noble perfection: the quintessence of princesses.
The summer weeks she spent with the Queen, and the frequent visits during the rest of the year, led to a positive improvement for Alix and her siblings; while in Darmstadt they lived a lonely life that was scanned by lessions and was characterised by the lack of company of their peers, the visits they paid to Victoria meant company.
Victoria bore nine children (Victoria, Bertie, Alice, Alfred, Helena, Louise, Arthur, Leopold, Beatrice), who all visited her frequently with their family, which meant that Alix and her brothers and sisters spent their summer holidays with tens of cousins.
Strictly speaking (numbered in general, without paying attention to the year they were born):
Wilhelm (the future Kaiser Wilhelm II), Charlotte, Heinrich, Viktoria, Waldemar (who died in 1879), Sophie and Margarete, daughters of Victoria's first-born daughter, Princess Victoria, and Frederick III of Prussia, first Kaiser of unified Germany. They had had another child too, Sigismund, who died before Alix's birth.
Albert Victor (Eddie), George (Georgie – the future King George VI), Louise, Victoria and Maud (Alexander died when he was hardly a month old), children of the Prince of Wales and heir, Bertie, and his wife, Princess Alexandra of Denmark, the future Queen Alexandra.
Alfred (Affie), Marie (Missy – the future Queen Mary of Rumania), Victoria Melita (Ducky), Alexandra, Beatrice (Baby Bee), children of Prince Alfred and the Grand Princess Maria Aleksandrovna of Russia (Tzar Alexander II's daughter).
Christian Victor, Albert, Helena Victoria and Marie Louise, Helena and Prince Christian of Schleswig-Holstein's daughters.
Margaret (“Daisy”, the future Queen Margareta of Sweden), Arthur and Patricia (Patsy), Arthur and Louise Margaret of Prussia's children.
Alice, Charles Edward (Charlie, who was born after his father's death, who was hemophiliac), children of Leopold and Princess Helena of Waldeck and Pyrmont.
Alexander, Victoria Eugenie (future Queen of Spain), Leopold, Maurice, Beatrice and Henry of Battemberg's children.
For very evident reasons, then, Queen Victoria was called “the granny of Europe”: moreover, because of her numerous offspring, she had a great deal of grand-children (42 in all); many of them became kings or queens, often after they got married: Wilhelm became Kaiser (Wilhelm II, 1888-1918), Georgie King of England after his father (George V, 1910-1936), Missy Queen of Rumania, Daisy became Queen Margareta of Sweden, Victoria Eugenie Queen of Spain and, which is more important for us, Alicky became Empress of all Russian lands with the name of Aleksandra Fëdorovna.
In spite of her cheerfulness and sweetness, since she was a child Alicky had shown another side of her character, which was less simple and less lovable: as a matter of fact she had inherited from Alice an eccessive sensitivity and emotivity, touchiness and pride. For instance, instead of admitting she had been hurt, she withdrew into herself. She had a marked tendency to gloom, partly inherited from her mother, partly increased by the atmosphere in which she had been brought up, where people kept on talking about loving people who had died, about Death and about reunion with them in Heaven; this would influence not only the gloomy disposition of adult Alix, but also her inclination to misticism that would help her find her faith in Orthodoxy.
As it was written above, Alicky and her brothers and sisters didn't lack company, at least within the family – as far as the summer time in England was concerned. Even though Alice's children didn't like some cousins (like Wilhelm, who was said to be too intrusive and self-confident, or Missy, who never really liked Alicky, despite having a friendly relationship with her), many others became good friends, sometimes for all their life.
Alice and Ludwig's kids were deeply bound with each other too; as a matter of fact, when the elder daughters became women and Victoria began looking for a husband for them, the separation was traumatic for all of them, especially for Alix who, being the youngest, was not only cuddled by everyone, but also the last one to get married, seeing her brothers and sisters leaving one after the other until she was alone with her father in the cold and gloomy New Palace, in 1833. Fortunately, it was just for a few months, before she became bride and mother in her turn.
The first to get married was, unsurprisingly, the first-born Viktoria.
In 1833, when she got engaged to a cousin, Luis of Battemberg, who lived in England, Vicky was 21 and was very beautiful – in spite of the fact that Ella and Alicky were considered the most beautiful girls in the family and in Europe that time.
Ludwig didn't agree with the marriage, partly because Luis, despite being noble, didn't have much money, partly because he didn't accept that his daughters were adults and the time had come for them to leave in order to have their own family. Moreover, the idea that Vicky, the eldest and most responsible one (and therefore his favourite company), would have lived abroad seemed to dismay him.
To get over the loss, the very evening when Vicky got married, on 30th April, Ludwig decided to marry his lover, Alexandrine De Kolemine, who divorced from her first husband. However his choice stirred up such a scandal that he was forced to annul the marriage, at least officially, especially under his mother-in law's pressure – but his relationship with De Kolemine went on for all their life.
That year it was just the beginning of Ludwig's losses; when Vicky moved to England, it struck everybody that she was escaping very far away, but she wasn't the one of the sisters of Hessen-Darmstadt that would move the furthest. The contrary is true.
Just a month and a half after Vicky's marriage, Ella, who was hardly 20 years old, got married too – and this separation was even heavier than the previous one not only for Ludwig, but also and chiefly for Alix.
Ella, aged 19, was considered one of the most beautiful women in Europe; she combined her legendary beauty with an irresistible natural charm and a sweet, accommodating temper. This made her adorable for anyone.
For these reasons, Ella had had a lot of admirers for a long time; her cousin Wilhelm, for example, who studied at the University in Bonn at the time, was head over heels in love with her: he visited her in Darmstadt every weekend, wrote her passionate letters and gave her flowers. However Ella found him disgusting and refused his proposal, softly and gently. Wilhelm, however, told that Ella broke his heart and that he never got over it – nor did he stop loving her. It is said that he cried like a baby when he heard about her death.
Wilhelm wasn't the only one: many other men, more or less noble, lost their mind for her, but Ella was looking for something else and nobody seemed to be able to really fascinate her.
When she told her family that she accepted the proposal of a cousin, the Grand Prince Sergej Aleksandrovič of Russia – younger brother of tzar Alexander III – everybody was surprised. Sergej and Ella had known each other for years, being close relatives, and Sergej had never hidden his desire to marry his cousin; Ella, however, had always refused, since she considered him nothing more than a brother.
As Ella would tell afterwards, it was when Sergej was left orphaned that she began considering him differently: being an orphan herself, she was able to understand his grief, and this brought them closer to each other. When Sergej proposed to her for the second time, Ella accepted joyfully and reacted with enthusiasm to the idea of radically changing life becoming the wife of a Romanov.
Due to the great difference between the magnificence at the German court and the Russian one, Sergej insisted on the fact that the marriage should take place in Russia and not in the bride's country, contrary to the tradition. Ludwig agreed with that and began getting the family ready for the long journey to Saint Petersburg, where Ella came in touch with her new world and the Romanovs' luxuriant Byzantine court.
Alix was barely 12 – just a child – and was very curious and excited about visiting such a new and exotic place. Obviously she couldn't know that, thanks to the engagement of her favourite sister, she would have met the love of her life – and her future country of adoption.
The Russian court was the most powerful and magnificent one in the world but, despite that, it was wrapt in mystery from the other courts' point of view; the customs were so different from the ones of the other European courts that they all though of Russia as being a distant, exotic place – the orthodox religion, the Asiatic traditions, the Byzantine magnificence and all its gold and silver.
In the centuries before there had been a great deal of marriages between Russian and European brides. It wasn't the first time that a German princess got married to a noble Romanov, quite the contrary is true, nor was it the first time that the bride of a great prince or a future tzar came from the Hessen-Darmstadt house.
When Ella and Sergej got married, Sergej's eldest brother, Alexander III, was tzar. He had been reigning for three years, namely since his father, Alexander II “the liberator”, was brutally killed by a group of anarchists through a bomb.
Alexander III, who was reactionary in nature and became even more reactionary after his father's assassination, ruled with an iron hand and was afraid that the rebels could harm his family.
He got married to Princess Dagmar of Denmark, who became orthodox and known as tzarina Marija Fëdorovna; she was the younger sister of Princess Alexandra of Denmark, who got married to Bertie, Alix and Ella's uncle and heir to the throne of England.
Alexander (“Saša”) and Marija (“Minnie”) had five children: Nikolaj (“Nicky”), heir to the throne, aged 16, George, 13, Xenia, 9, Michail (“Miša”), 6 and little Ol'ga, who was barely 2.
Sergej was one of the youngest brothers of Alexander and wasn't loved very much in the family because of his (well-deserved) reputation of being a despot and utterly unbearable. His character was difficult, as his brother Alexander's was, he behaved arrogantly and was always alone; in fact he was exceedingly shy and reserved, and hated the bodily contact with other people – even with relatives – to the point that he wore gloves when he risked shaking hands with somebody. It is said that his phobia was the reason why he and Ella never had children – he hated bodily contact so much that he didn't even want to touch Ella for conjugal duty (but the real reason was never made known, not even by Ella).
It seemed that he never felt at ease with anybody, not even with himself, and for this reason, but also because of his almost enigmatic character and his reserve, not only did he supply malicious rumours, but was also hated very much within his family. It is said that only his brother and his sister-in law, and then Alix, could see something good in him.
When he became governor of Moskow for his brother the tzar's will, in 1891 – he was chosen exactly because of his harshness, so similar to Alexander's one – he showed his racial intolerance especially as far as the jews was concerned, so they began to emigrate, being more and more numerous.
Alexander and Sergej got on well with each other because of their similar viewings and governmental ideals; the tzar never hid that he trusted Sergej more than any brother else.
The rest of the family and whole Russia, probably thinking that he would have chosen to get married to a woman that was similar to him, were positively surprised when they met Ella and fell in love with her, and this happened for a good reason: she was beautiful and charming in nature,well-mannered, gentle, calm and polite too; she could make everybody love her without any effort. It seemed almost impossibile that such a sensitive and angelic creature accepted the proposal of a man like Sergej.
Ludwig's family got to Saint Petersburg by train a short time before the wedding; the journey lasted three days and Alix observed with curiosity the landscape which changed continuously outside the window, becoming more and more foreign to her.
The tzar and the tzarina accommodated the Hessen-Darmstadt family in Petrghof, a summer resort by the Gulf of Finland, about 25 km East of Saint Petersburg, in a residence called “The Cottage”. The name may evoke a little, modest residence: on the contrary, it was a big, roomy Victorian villa with a merry, primrose-colour facade, which was used precisely to receive visitors.
Not only Ella and Sergej joined them, but also Marija and Alexander with their children. The kids socialized immediately: Nicky, Xenia, Georgij and Michail ganged up with Alix and Ernie and had a lot of fun playing on the beach.
The adults noticed from the first time the clear preference Nicky had towards little Alix; it could seem strange since Alix, who was barely 12, was only a child while Nicky, aged 16, was already an adolescent, almost a man; however their liking was immediate, spontaneous and deep and, which is more, mutual: on the one hand, Nicky was immediately seduced by Alix's simple beauty and her sweet tenderness, but on the other hand, Alix was attracted by the natural charm of the guy.
Nicky was 16 but he still wanted to have fun and play with his younger brothers and sisters; like his dad he loved life in the oper air, working out, long walks in contact with Nature. He was gentle, sweet, very well-mannered and polite, which Ella especially liked.
He was called Nikolaj in honour to the eldest brother of the tzar, who once was heir to the throne and Marija/Dagmar's first fiancé. Nikolaj died before he and Dagmar could get married as it was organised, and it was normal that the girl became the wife of the brother that would have taken Nikolaj's place as the heir.
It is curious that Nicky took the sweet and gentle character of the uncle who was so similar to him, while he was different from the father and uncle Sergej's one.
Unlike many others, Nicky was able to immediately notice Alix's weakness and kindness, which were hidden behind her excess shiness and her stubbornness. Little effort was enough and he opened his heart to her, even though she was still so young: a few days after they met for the first time, he wrote in his diary that he really liked Alix and then he went on talking about her until he explicitly said: “I fell in love with her”.
For this reason, the night in which the last ball for the children took place, the night before Ludwig and his family went back, Nicky gave Alix a small brooch.
She immediately took it, not knowing what to do; then, thinking it over, she decided that maybe she had compromised herself, or maybe she understood the meaning of his act, and gave it back to him. Nicky gave it to her sister Xenia – who didn't know anything about what was going on and accepted the gift with pleasure – but he was deeply hurt. He couldn't know that he was just the first one out of a long series of admirers Alix refused.
When Ludwig and the kids came back to Darmstadt, the summer and the nights in Saint Petersburg were at their peak; they left Ella in her new country, and they had to leave their new friends, even though they promised to see each other soon. However Russia was far away and it took Alix five years to go there again. In the meantime, like all royals at the time, she kept in touch not only with her sister, but also with her new friends through loads of letters, above of all with Xenia, who seemed to like her particularly.
What Alix couldn't know was that Nicky took to her and, unlike many other things in his life, wouldn't have forgotten her easily.
Notes to the pictures:
Queen Victoria (sits) with the grand-daughters, Alice's daughters: Alix is sitting in front of her grand-mother. Behind, from the left: Irene, Vicky, Ernie, Ella. Around 1879
From the left: Ella, Irene, Alix and Vicky, around 1879
Alix, around 1878
Ludwig with his children, around 1870. From the left: Irene, Ella, Alix, Vicky, Ernie.
Vicky, 1884
Vicky and Luis, 1884
Madame De Kolemine
Ella, around 1884
Ella, 1883
Alexander III and his family, around 1888. In the back, from the left: Miša, the tzarina, Nicky, Xenia, Georgij. In the front, the tzar with Ol'ga
Sergej, around 1884
Ella and Sergej a short time after they got married, 1884
The Hessen sisters, 1885, from the left: Irene, Vicky, Ella, Alix
The Cottage in Peterhof, nowadays
Nicky, around 1885
Ella and Sergej, 1886
Nota alle immagini:
La regina Vittoria (seduta) con le nipoti, figlie di Alice: Alix siede davanti alla nonna. Dietro, da sin. Irene, Vicky, Ernie, Ella. 1879 ca.
Da sin. Ella, Irene, Alix e Vicky, 1878 ca.
Alix, 1878 ca.
Ludwig coi figli, 1870 ca. Da sin. Irene, Ella, Alix, Vicky, Ernie.
Vicky, 1884
Vicky e Luis, 1884
Madame De Kolemine.
Ella, 1884 ca.
Ella, 1883
Alessandro III e la sua famiglia, 1888 ca. Dietro, da sin. Miša, la zarina, Nicky, Xenia, Georgij. Davanti, lo zar con Ol'ga.
Sergej, 1884 ca.
Ella e Sergej poco dopo il loro matrimonio, 1884.
Le sorelle d'Assia, 1885: da sin. Irene, Vicky, Ella e Alix.
Il Cottage di Peterhof, ai giorni nostri.
Nicky, 1885 ca.
Ella e Sergej, 1886
Bravissima Sunny ,ottimo lavoro. Sono molto felice che ci sia un Blog in italiano sui Romanov e ti seguirò con molto interesse. PS Ho cambiato ID ma sono sempre io da APF. Ciao
RispondiEliminaChe altro dire? GRAZIE di tutto cuore, i vostri (tuoi e di Anne) commenti mi spingono a continuare! La parte 3 (1884 - 1893) è quasi pronta!
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