A scegliere Irene come sposa per Heinrich fu nientemeno che la madre di lui, Victoria, che tra tutti i nipoti amava particolarmente Irene; il corteggiamento fu tenuto nascosto alla regina Vittoria – tutti sapevano che non sarebbe stata d'accordo – che fu informata dalla figlia maggiore solo a nozze programmate. Ovviamente, l'anziana sovrana si offese con la figlia, e questo causò un piccolo incidente familiare.
Come già Irene, anche Heinrich aveva un carattere dolce e accomodante, ed un'indole pacata e allegra; il loro matrimonio fu felice, ed in famiglia venivano chiamati "The very amables", ovvero, all'incirca, "Quelli tanto adorabili".
Il matrimonio di Irene, e soprattutto la sua prole, però, risvegliarono, senza che lei potesse farci nulla, l'Uono Nero della famiglia: l'emofilia. Irene ebbe infatti tre figli maschi, due dei quali – il maggiore, Waldemar, e il minore, Heinrich – affetti dal morbo della famiglia. Waldemar nacque poco prima che Alix ed Ernie facessero ritorno a Darmstadt, e la scoperta della sua malattia lasciò tutti sconvolti. Waldemar, però, nonostante l'emofilia, visse una vita abbastanza lunga, si sposò e morì a più di cinquant'anni d'età.
Ironia della sorte, il figlio minore di Irene, Heirich, morirà a quattro anni nel febbraio del 1904, solo sei mesi prima che Alix dia alla luce il suo ultimo figlio e unico maschio, Aleksej, che sarà anch'egli malato.
Irene e Alix saranno le uniche tra le quattro sorelle d'Assia – Darmstadt ad avere figli malati: i due figli maschi di Vicky, George e Luis, saranno entrambi sani, mentre Ella e Sergej non avranno figli.
Per Alix fu un momento particolare della sua vita: proprio nel momento in cui Irene, l'ultima sorella che era rimasta con lei, si sposava e la lasciava sola, lei compiva sedici anni, il per una ragazza significava il debutto in società, ovvero diventare ufficialmente parte della vita mondana della Corte.
La Regina Vittoria le permise a quel tempo, per lenire all'assenza di Irene, di avere una dama di compagnia che le rendesse meno pesante la solitudine; come era solita, Vittoria consigliò personalmente la governante dei figli di sua figlia Elena, che, secondo lei, era abbastanza dolce e simpatica da rallegrare la vita della sua Alicky.
Il consiglio, come sempre, fu seguito quasi alla lettera, e Gretchen Von Fabrice diventò la dama di compagnia di Alix. Poichè quest'ultima era ancora troppo giovane per dover far la parte della signora del palazzo, Gretchen ebbe davvero il compito di tenerle compagnia, oltre che aiutarla a prepararsi per il rito della Confermazione.
Esso era un importante rito di passaggio della fede luterana, il quale aveva anche il compito di rendere meglio presentabili le ragazze delle corti protestanti in società; aver ottenuto la Confermazione, faceva di una ragazza una buona luterana e, quindi, un buon partito per le corti ugualmente protestanti.
Alla Confermazione seguì quindi il debutto il società, un avvenimento epocale nella vita di una ragazza nobile: pare che, al tempo, a meno che una ragazza non avesse straordinarie doti personali, se il suo debutto in società fosse stato un fallimento, lei stessa avrebbe avuto una vita miserabile.
Considerata l'importanza dell'avvenimento, quindi, Ludwig non ebbe ripensamenti quando si accorse che le spese per organizzarlo al meglio sarebbero state ingenti, ed organizzò un magnifico, enorme ballo al Palazzo Nuovo, invitando centinaia di persone. Per l'occasione, non solo Vicky e Irene tornarono per qualche giorno alla casa paterna, ma perfino Ella ed il marito lasciarono Mosca per prendervi parte.
Debuttare in società per una ragazza significava diventare ufficialmente maritabile e, quindi, che la danza per trovare uno sposo adeguato avrebbe preso inizio. Può essere che Alix, schiva e riservata, non scese al ballo con intenti matrimoniali – anche perchè era ancora troppo giovane – ma questo passaggio significava che, d'ora in poi, essendo l'unica figlia nubile di Ludwig, essendo orfana di madre ed avendo età adulta, avrebbe dovuto essere la signora del Palazzo Nuovo.
Questo significava essere padrona di casa per suo padre e organizzare inviti per pranzi, tè, balli, riceevimenti e feste, e presiedere a qualunque cosa richiesta dall'etichetta, in mancanza della madre.
Una grossa responsabilità, visto il carattere introverso di Alix, ma che lei adempì sempre al meglio.
Pochi mesi dopo, nel gennaio del 1889, Ludwig, Alix ed Ernie scelsero di accettare l'invito di Ella e andarla a trovare a Pietroburgo. Da quando lei si era sposata, nel 1884, si erano rivisti solo per il debutto in società di Alix, e ritrovarsi era stato così bello per tutti, che Ella non aveva potuto non invitarli a stare un po' con loro per la stagione invernale a Pietroburgo.
Questa volta, nel pieno del gelido ma affascinante inverno russo, Ludwig e i suoi due figli non furomo più alloggiati in una residenza di vacanza, bensì nel cuore della capitale, al palazzo Belosselskj – Belozerskj, sulle rive della Neva, che era la residenza invernale di Ella e Sergej.
A San Pietroburgo, inverno significava feste e divertimenti: durante la stagione fredda, infatti, tutte le famiglie nobili della capitale risiedevano nella loro abitazione principale e, prima che arrivasse il Mercoledì delle Ceneri a vietare ogni divertimento con i sacrifici della Quaresima, la nobiltà folleggiava.
La zarina Marija Fëdorovna, a differenza del marito, amava profondamente le occasioni mondane, i balli, le feste, le serate a teatro, ed il ruolo di organizzatrice che spettava da sempre all'Imperatrice sembrava esserle stato cucito addosso. Minuta, bruna di capelli e di occhi, avvenente e affascinante, Dagmar/Marija amava divertirsi, e per questo era molto amata dalla nobiltà della capitale.
Per la nobiltà russa, infatti, era molto importante che l'Imperatore, o quantomeno la moglie, partecipassero alla stagione dei balli, organizzando, mostrandosi in pubblico, dando loro attenzioni e pettegolezzi da scambiarsi.
Alix, quindi, fu quell'inverno catapultata in un mondo a lei totalmente nuovo, quello dello sfarzo della Corte Russa, seconda a nessun'altra in Europa, e per di più al suo culmine.
Ella e Sergej facevano in realtà una vita molto più riservata, ma, non appena gli era possibile, l'erede al trono Nicky faceva un salto a casa degli zii per trascinare Alix ed Ernie (più spesso Alix da sola) a qualche divertimento – molto spesso un balletto russo al teatro Marinskij.
Quando era con Ella, Alix si divertiva a fare lunghe passeggiate in slitta o a lanciarsi da alte collinette con lo slittino – erano divertimenti familiari che la riportavano alla sua infanzia in Germania. Spesso era però invitata dai figli dello zar ad unirsi a loro: Xenia, la maggiore delle due figlie femmine di Alessandro, che sembrava amare molto la compagnia di Alix, la invitava volentieri ai tè pomeridiani che organizzava per il suo gruppo di amici. Alix vi partecipò con gioia qualche volta finché un pomeriggio la zarina irruppe all'improvviso nel salottino della figlia e, scoprendo che Alix faceva parte della compagnia, palesò il suo disappunto.
Alix, avvampando, se ne andò senza dire una parola, e Xenia si ritrovò in profondo imbarazzo, allorché la madre le vietò di invitare ancora Alix. Xenia non poteva ancora sapere che la madre non aveva nulla di personale verso Alix, bensì si era accorto che tra la ragazza e il suo primogenito Nicky stava nascendo qualcosa, e sia lei sia suo marito lo zar erano contrari alla cosa.
Probabilmente Alix non piaceva loro per via del suo carattere così ombroso e chiuso, o forse si erano accorti, con lungimiranza, che alla Russia non sarebbe piaciuta come imperatrice; qualunque fosse il motivo, Marija e Aleksandr rimarranno fermi nella convinzione che Alix non rappresentava un buon partito per Nicky ancora a lungo.
Al contrario, Ella e Sergej faranno di tutto per favorire l'unione, anche contro la esplicita volontà dei sovrani.
Nonostante l'incidente al tè di Xenia, Nicky non smise di invitare Alix e di incontrarla, anzi; dal momento che la ragazza non era ben accetta a casa sua al Palazzo di Gatčina, fece in modo di recarsi lui stesso il più spesso possibile da lei a casa di Ella e Sergej.
Alix si divertiva molto anche nella piccola, semplice vita della sorella, che la faceva sentire al sicuro e protetta, ma quando arrivava Nicky, e la invitava al balletto con quel suo splendido sorriso, e i meravigliosi occhi blu che ridevano, Alix non sapeva resistere – nè al fascino dei divertimenti della capitale nè, tantomeno, al fascino così naturale e disarmante di Nicky.
Era passato del tempo da quando Alix e Nicky avevano scritto i loro nomi con la punta di un diamante sui vetri di una finestra al Cottage di Peterhof; non erano più, quindi, due bambini alle prese con le prime simpatie, bensì ormai due persone adulte e consapevoli, alle prese, stavolta, con una "cotta" molto più seria.
Da questo viaggio, infatti, entrambi ne usciranno profondamente innamorati
Pietroburgo, la nuova capitale così poco russa e così tanto europea, era sicuramente, infatti, un background molto romantico per un idillio d'amore quale quello di Alix e Nicky; costruita quasi del tutto sull'acqua – il Golfo di Finlandia e due fiumi, la Neva e la Mojka – Pietroburgo era, ed è, una città di ponti, di canali, di isole, di navi e battelli, e ben merita l'appellativo di "Venezia del Nord".
In inverno, nelle lunghe ore di buio, le luci elettriche si riflettono sia sulla neve sia sull'acqua, creando dei bagliori che è difficile vedere altrove; e i russi, nonostante la scarsità di ore di luce, amano stare all'aria aperta, così che anche in pieno inverno Pietroburgo brulica di vita e di allegria.
Nicky tentò di portare con sè Alix ai balli della nobiltà e di Corte – nella sua famiglia le donne non aspettavano altro che questi divertimenti, e credeva di farla felice – ma Alix, timida, riservata e insicura, non si sentiva a suo agio tra estranei, nella folla e nel caos; per questo gli avvenimenti mondani, in patria così come ora all'estero, erano per lei soltanto una tortura senza divertimento.
Nicky riuscì a convincerla qualche volta, e ballò tutto il tempo con lei – chissà, forse un po' per via dei sentimenti che provava per lei, un po' per farla sentire più a suo agio – ma imparò presto a conoscere quale era l'indole della sua amata.
E ne diede degna prova: quando infatti venne il momento di porre fine ai balli e ai divertimenti con l'inizio della Quaresima, Nicky disertò il grande ballo per la Folle Journeé che, come tradizione, si teneva nella capitale, ed organizzò una festa per pochi intimi in onore di Alix, riempendo le sale di rose e orchidee.
Scelse come scenario la residenza di Zarskoje Selo, una cittadina a ca. 25 km a sud est di Pietroburgo, dove sorgevano due palazzi, il grande e fastoso Palazzo di Caterina, ed il piccolo, quasi modesto Palazzo di Alessandro, in stile neoclassico.
Nicky amava profondamente Zarskoje Selo, il suo grande parco coi canali artificiali navigabili costellati di minuscole isolette; e anche Alix si innamorò di quel luogo semplice e suggestivo. Non sorprenderà quindi che, anni dopo, una volta sposati, Alix e Nicky sceglieranno come loro residenza principale proprio il Palazzo di Alessandro.
In quell'occasione, ancora una volta, i due ragazzi ballarono insieme finché lo scoccare della mezzanotte del Mercoledì delle Ceneri pose fine ai divertimenti.
Alix, Ernie e Ludwig si trattenero ancora un po' a Pietroburgo, fino a primavera inoltrata, partecipando alle giornaliere funzioni religiosi insieme non solo a Ella e Sergej, ma anche alla famiglia imperiale. Infine, quando già la primavera aveva steso la sua mano tiepida e fiorita anche sul gelo della Russia, Ludwig e i figli fecero ritorno in Germania.
Per Alix, il ritorno, stavolta, fu con un cuore diverso, ora del tutto occupato dal pensiero di Nicky e dallo strazio di sapere che, per sposarlo – se mai le fosse stato concesso – avrebbe dovuto abbandonare la sua religione luterana, che era per lei una delle cose più importanti.
L'anno seguente Ludwig, Ernie e Alix erano di nuovo in Russia da Ella, ma questa volta vi si recarono in estate. Ella e Sergej trascorrevano la bella stagione, come tutta la nobiltà russa, in una residenza di campagna. La loro era a Illinskoe, fuori Mosca, un luogo particolarmente caro a Sergej e immerso nella suggestiva campgna russa.
Alix sperava di rivedere Nicky, ma purtroppo non fu così; già da qualche anno il giovane prestava, come ogni nobile russo, il suo servizio nell'esercito, e i suoi doveri militari quell'anno non gli permisero di raggiungere la quiete di Illinskoe nè la sua (segreta) innamorata.
Fu comunque per Alix un'esperienza senza eguali: la campagna russa era, scoprì, un mondo completamente diverso rispetto al fasto della nobiltà di Pietroburgo, al punto da essere difficile credere che due realtà così contrapposte potessero appartenere allo stesso Stato, e alla stessa società.
Forse proprio per il suo carattere e per la sua incpacità di stare in società e in mezzo a estranei, Alix si innamorò profondamente del mondo semplice della campagna russa; imparò senza sforzo ad amare i campi, il paesaggio, e poi anche i contadini ed il loro duro lavoro. Scoprì un volto della Russia che non aveva mai neppure immaginato, e che la colpì per l'immenso divario tra le classi sociali – ben più marcato e tragico che in qualunque altra corte europea. Era infatti vero che la Corte Imperiale russa era la più ricca, fastosa e lussuosa d'Europa, ma era altrettanto vero che a pagare questo lusso sfrenato era la miseria senza eguali della popolazione non nobile, ovvero circa il 90% degli abitanti del Paese.
Pare che sia stato in questo momento che Alix comprese che la Russia le era entrata nel cuore molto più di quanto credesse; non si trattava più solo di fare visita alla sorella prediletta, nè di sperare di vedere Nicky, che le aveva rpeso il cuore anche se lei cercava di negarlo perfino a sè stessa; la questione si poneva ora nei termini di un Paese e di una cultura che stavano avendo presa su di lei, che la stavano conquistando e chiamando a sè. Era un mondo nuovo, ma sempre meno sconosciuto, sempre più familiare, accompagnato dalla sensazione di conoscerlo più e più profondamente di quanto credesse. Forse sentiva che, di lì a quattro anni soltanto, ne sarebbe diventata Imperatrice?
Gli anni successivi trascorsero per Alix in una tranquilla routine, in cui adempiva ai suoi doveri di padrona di casa al Palazzo Nuovo, visitava la Regina Vittoria e, appena era possibile, partiva per un viaggio insieme al padre e al fratello.
Era tempo, ormai, che si pensasse a piani matrimoniali per lei, visto che, al ritorno dalla Russia, aveva ormai diciotto anni, e la Regina aveva già chiaro quale destino volesse per la nipotina adorata: Alix avrebbe preso il suo posto come regina d'Inghilterra e Imperatrice delle Indie.
Questo, ovviamente, comportava andare in sposa al figlio maggiore del Principe di Galles ed erede al trono Bertie, che era Albert Victor, Duca di Clarence e Avondale, conosciuto in famiglia come "Eddy" (Edward era, infatti, l'ultimo dei suoi nomi, che fu scelto in seno alla famiglia per distinguerlo dal padre omonimo).
Eddy aveva otto anni più di Alix e, purtroppo, non aveva alcun fascino: non che fosse brutto, ma, ad una salute malferma fin dalla nascita (era nato prematuro e malaticcio) univa, pur senza colpa, uno sviluppo mentale alquanto ristretto, che faceva di lui poco meno che un ritardato.
Non essendo però una persona totalmente insana mentalmente, il suo essere il primogenito di Bertie ne faceva inevitabilmente il secondo in linea di successione al trono d'Inghilterra, per quanto questo spaventasse tutta la famiglia.
Per via di questa sua posizione, Eddy aveva ricevuto una solida e severa educazione culturale, che mirava a farne un sovrano capace e dall'intelletto sveglio; ma le sue capacità non erano in grado di seguire questo programma, ed il suo tutore fu ben presto costretto a confessare a Bertie e Alexandra che il figlio non aveva la sufficienza in nessuna materia, nonostante tutti i suoi sforzi.
Fu educato insieme a suo fratello minore George, "Georgie", di soli diciotto mesi più giovane di lui, il quale aveva su di lui una buona influenza, ed era l'unico che riuscisse a stimolarlo ad occuparsi di qualcosa.
Ma, nonostante i deficit di Eddy, le apparenze dovevano essere salvate e ogni sforzo tentato; per questo Eddy compì il suo servisio militare nella marina e fu poi spedito al Triny College a Cambridge e, in seguito, a continuare gli studi in Germania.
Non nutrendo alcun interesse oltre che nessuna capacità, per le questioni intellettuali, Eddy si dedicò quindi molto più alacramente alla vita disordinata degli studenti senza merito, frequentando, o almeno così pare, bettole e postriboli.
Presto si sollevarono pettegolezzi sulla sua condotta e su sue presunte psicosi sessuali; si disse che era omosessuale, che era bisessuale, che era psicopatico, sadomaso, e quanto d'altro.
Qualunque fosse la verità, quando nel 1889 iniziarono una serie di terribili omicidi ai danni di prostitute londinesi (la celeberrima vicenda di "Jack lo Sqaurtatore"), Eddy fu tra i sospettati: si diceva, infatti, che avesse contratto la sifilide da una prostituta e, ora, volese vendicarsi.
Per scappare dai pettegolezzi, Eddy si imbarcherà per un tour dell'India in ottobre, e vi rimarrò fino al maggio dell'anno successivo, quando i sospetti verso di lui parevano essersi calmati.
Poco tempo prima, la Regina aveva iniziato a interessarsi per trovargli una moglie, poiché egli aveva già venticinque anni; ovviamente, era già decisa a dargli in sposa Alix, e glielo propose. Eddy, apatico e un po' stupido com'era, si esaltò all'idea di avere in moglie una ragazza così straordinariamente bella, ed accettò con gioia la trovata della nonna.
Ma non tutti in famiglia erano felici all'idea di una proposta matrimoniale: Ella, per esempio, era del tutto contraria. Sapeva quanto Eddy fosse stupido, e scrisse a Ernie che, con lui, Alix non sarebbe mai stata felice, neppure lontanamente, mentre meritava di avere, finalmente, una vita felice accanto ad uno sposo innamorato.
Non scrisse di Nicky, e delle sue speranze che diventasse il marito della sorellina, ma di certo lo pensava, a giudicare da come si comporterà quattro anni più tardi per tentare di permettere ai due di sposarsi.
Nemmeno Ludwig ed Ernie sembravano contenti, nonostante l'intercessione di Victoria (figlia della Regina e sorella di Alice, zia di Alix e suocera di Irene) su supplica della madre; a nessuno della cerchia di parenti stretti di Alix piaceva l'idea che ci fosse un'ennesimo matrimonio tra cugini, come già era successo tutte e tre le sorelle di Alix (Irene e Heinrich erano primi cugini; Ella e Sergej, Vicky e Luis erano cugini anche se non primi), che avrebbe mescolato troppo il sangue, permettendo che altri problemi mentali come quelli di eddy si presentassero nelle generazioni future.
La Regina, tuttavia, proseguì per la sua strada e, nell'estate del 1889, invitò entrambi i ragazzi a raggiungerla a Balmoral. Eddy si dichiarò a Alix, chiedendole la sua mano, ma lei, sconvolta e inorridita, rifiutò.
La Regina, come era nel suo carattere, prese quindi a fare pressione sulla nipote, ma un anno dopo fu costretta a capitolare: Alix fu ferrea nel rifiuto, e Vittoria dovette arrendersi, e continuare a temere l'idea che "qualche altro orribile russo venga a rapirsi una delle mie nipoti!"
A Vittoria, infatti, non era sfuggita l'aperta, palese e profonda simpatia che già da anni legava Alix e Nicky. Dei due, lui ammetteva di essere innamorato: incollò una sua foto all'inizio del suo diario per l'anno 1893 e iniziò scrivendo "Il mio sogno è di poter sposare, un giorno, Alix H... la amo da molto tempo, ma più profondamente e con forza dal 1889 quando ha passato 6 settimane a Pietroburgo. A lungo ho combattuto i miei sentimenti che il mio sogno così caro potesse avverarsi." (da Nicola e Alessandra, di R. Massie, p.49)
Tuttavia, Nicky era giovane e prestava servizio come ufficiale nell'esercito, e certo non disdegnava gli incontri amorosi, tanto più che, nonostante la bassa statura e la corporatura non robusta, piaceva molto alle donne, per le sue maniere gentili e sottomesse e i suoi occhi da cucciolo. Ma erano per lui solo giochi: nel suo cuore c'era sempre Alix.
Alix, invece, non amava parlare nè di lui nè dei propri sentimenti; per via della sua riservatezza, le era impossibile confidare a qualcuno di essere innamorata dell'erede al trono russo; inoltre, l'idea di dover cambiare credo religioso per coronare il suo sogno d'amore le pareva un prezzo troppo grande, e, in cuor suo, aveva già rinunciato a Nicky. Non avrebbe però accettato un matrimonio senza alcun sentimento, ora che aveva sperimentato quello per Nicky, e ne diede fiera e ferma prova nel suo rifiuto di sposare Eddy.
Eddy, dal canto suo, volubile e debole, l'aveva già dimenticata; si innamorò ben presto di Elen d'Orlèans, figlia del pretendente al non più esistente trono di Francia (che, ironia della sorta, fu una delle più gettonate candidate a sposare Nicky, poiché piaceva molto a Dagmar), che si innamorò a sua volta di lui. Vittoria all'inizio si oppose – Elena era cattolica – ma quando lei espresse il desiderio di convertirsi alla fede protestante per amore, diede la sua benedizione al fidanzamento.
Fidanzamento che, però, non ci fu mai, perché intervenne il padre di Elena, che si oppose alla conversione religiosa della figlia. Ogni cosa sfumò, e tempo dopo la famiglia riuscì a trovargli una fidanzata adeguata, Maria (May) di Teck, una rispettabile nobildonna inglese.
Ma, all'inizio di gennaio del 1892, un'epidemia di influenza bronchiale stroncò Eddy nel giro di pochissimi giorni; nello sconcerto, suo fratello George (Georgie) divenne erede al trono, e la fidanzata di Eddy, May, divenne la fidanzata di Georgie.
Diciotto anni dopo diventeranno il Re Giorgio V e la Regina Maria, ed la memoria di Eddy rimarrà avvolta, fino ai giorni nostri, nei sospetti della vicenda di Jack lo Squartatore.
Ludwig amava viaggiare coi figli, non appena gli era possibile; sul finire del 1891, quindi, portò Alix ed Ernie in Italia, al sole e al caldo, ad ammirare i capolavori artirstici del Bel Paese.
Alix ne rimase affascinata, rapita, incantata; quando tornò a Darmastadt, a fine febbraio, riprese i suoi doveri di padrona di casa al Palazzo Nuovo; erano tornati anche per via della salute di Ludwig, al quale erano stati diagnosticati problemi cardiaci; ma questi, ligio ai suoi doveri di Granduca, invece di risposarsi come avrebbe dovuto, organizzò una cena per la sua Corte, sicuro che il clima famigliare gli avrebbe giovato.
Purtroppo non fu così: durante la cena, Alix, costernata e terrorizzata, vide il padre rovesciarsi all'improvviso faccia in giù sul tavolo, privo di coscienza. Il suo cuore era, evidentemente, molto più malato di quanto i medici avessero confessato.
Ludwig fu immediatamente sottoposto a cure, ed Alix, incapace di sopportare l'idea di perderlo, rimase seduta accanto a lui per giorni, senza dormire e mangiando appena, ma nonostante la sua dedizione, Ludwig non si risvegliò neanche per un momento; passò in silenzio dall'incoscienza alla Morte il 13 marzo 1892, senza aver avuto il tempo di salutare i suoi figli, senza esersi mai risvegliato.
Attacata profondamente al padre da quando la madre era morta quattordici anni prima, Alix rimase sconvolta. Non riusciva ad accettare che anche il padre se ne fosse andato, e per settimane non si alzò dal letto e rifiutò di mangiare, aggrappandosi sconvolta a Ernie.
Questi, spaventato dalla sua reazione, avvertì la Regina Vittoria che, come già quattordici anni prima, corse senza perdere tempo in soccorso della nipote prediletta; se la fece portare, quasi a forza, proprio quando Alix stava scivolando in un esaurimento nervoso che avrebbe potuto ucciderla, e la tenne con sè per tutto il resto dell'anno, convinta che cambiare aria e lasciare i luoghi che le ricordavano Ludwig l'avrebbe aiutata.
Aveva ragione: lontana dal Palazzo Nuovo, Alix, lentamente, si riprese, accompagnando la Regina nei suoi viaggi e nelle sue visite, e godendo dell'amore tutto speciale che sua nonna aveva per lei.
Vittoria, bisogna dirlo, stravedeva per Alix; questa, infatti, nella propria famiglia dove si sentiva a suo agio, era, a vent'anni ormai, una ragazza dolce, di buon carattere, e molto intelligente, oltre che straordinariamente bella.
Era con gli estranei che diventava completamente un'altra. Ipersensibile, emotiva, nervosa, suscettibile e scostante – non per cattiveria o per malizia, ma per via di quella sua timidezza che non riusciva a gestire.
La Regina era però preccupata per la sorte matrimoniale della nipote; era, secondo lei, assolutamente necessario che si fidanzasse, visto che ormai aveva compiuto vent'anni, e poi bisognava assolutamente evitare ogni rischio che lei trovasse il modo di fidanzarsi con Nicky. Vittoria, infatti, non poteva sapere che i genitori di Nicky, Marija e Aleksandr, non solo erano profondamente anti – germanici, ma anche del tutto contrari ad un'unione del figlio con Alix. Questo non dipendeva soltanto dal suo essere, appunto, anti – germanici, ma anche dal fatto che il carattere di Alix non era riuscito a suscitare in loro simpatia. Marija, ad esempio, che aveva imparato come trattare al meglio con la nobiltà russa, sentiva che Alix non sarebbe stata in grado di fare lo stesso, anzi; ed inoltre, consapevole di quanto Nicky fosse impreparato a salire al trono, avrebbe voluto accanto a lui una donna forte e capace, che non vedeva in Alix. Il fatto che i due giovani fossero profondamente innamorati, ovviamente, non contava: un amore intenso e vivo da molto tempo si poteva sempre inventare per qualunque pretendente, per accontentare il popolo.
Per questo Vittoria si mise a sfogliare con foga l'Almanacco di Gotha per sapere tutto su ogni candidato che avrebbe potuto andare bene per la nipotina; e ben presto iniziò a proporre nomi e titoli ad Alix che, puntualmente, rifiutava in lacrime.
Alla fine riuscì a spuntarla con l'implacabile nonna facendo leva sulla sua salute, convincendola che aveva ancora bisogno di tempo per riprendersi dall'esaurimento che aveva seguito la morte di Ludwig; non solo Ernie, ora Granduca, ma anche le sue sorelle lontane la sostennero in questa tesi, e Vittoria, mossa a compassione, capitolò, concedendo a Alix "ancora un anno per riguadagnare salute".
La Regina non poteva sapere che Alix, in realtà, stava prendendo tempo da sè stessa, più che da un matrimonio. Era vero che amava Nicky e ne era consapevole – e non riusciva a immaginarsi felice con nessun altro uomo al mondo – ma era anche vero che non le piaceva l'idea di entrare a far parte della sua famiglia, nè di cambiare religione, nè di diventare Imperatrice. Quindi, in realtà, stava prendendo tempo per decidere quale compromesso avrebbe potuto renderla almeno serena.
Il nuovo secondo nella linea di successione al trono inglese, Giorge, in famiglia Georgie, sposò quella che era stata la fidanzata di suo fratello, May di Teck, nel luglio del 1893, un anno e mezzo dopo la morte di Eddy.
Secondo le consuetudini vittoriane, infatti, la morte di un parente molto stretto (genitori, fratelli) richiedeva un anno di lutto; così, quando fu passato un anno dalla morte di Eddy, si ripresero i preparativi.
Ovviamente, nelle Corti europee del XIX, i matrimoni, come i funerali, erano occasioni per riunire le famiglie reali e imperiali, tutte imparentate.
La famiglia imperiale russa, poi, non poteva mancare: la madre di Giorgie, Alexandra, era la sorella maggiore di Marija/Dagmar. Georgie e Nicky erano non solo cugini primi, ma si somigliavano in modo impressionate, a tal punto che quando, il giorno prima del matrimonio fu dato un enorme ricevimento per duemila ospiti ai Giardini di Marlborough House, gli invitati facevano le congratulazioni matrimoniali a Nicky, e i complimenti a Georgie per il suo ottimo inglese.
Anche Alix si aggirava per i giardini, al braccio di Ernie, ma quella sera accettò l'invito di Nicky di ballare con lui al ballo che Giorgie e May diedero a Buckingham Palace – finalmente, dopo quattro anni riuscivano a incontrarsi di nuovo, questa volta del tutto adulti entrambi.
Come era facile prevedere, per tutti i festeggiamenti prima e dopo il matrimonio di Georgie, Alix e Nicky furono inseparabili; la Regina insistette per incontrarlo finalmente di persona, e quando accadde, dovette ammettere che le piaceva molto, tanto che lo insignì dell'Ordine della Giarettiera.
Confessò quindi che non era lui a non piacerle nella questione di un possibile matrimonio con Alix, bensì la Russia.
Una volta che Alix tornò a Darmstadt e Nicky a Pietroburgo, iniziò un furioso scambio di lettere tra Vittoria e i suoi vari parenti; la Regina era sollevata che non ci fosse stata nessuna proposta da parte di Nicky, e raccomandò alle sorelle e al fratello di Alix, nonchè alle sue figlie e zie di Alix di fare pressione su di lei perché rifiutasse qualunque possibile proposta; ma, nell'ombra, all'insaputa della Regina, Ella stava tramando per l'esatto contrario, chiedendo a Ernie di convincere Alix a seguire solo il proprio cuore e non le mire politiche della nonna.
Alix rimase in silenzio per lunghi mesi in cui altri si affannarono per il suo destino, finché nell'autunno dello stesso anno, spinta dalle crescenti pressioni della Regina, scrisse a Nicky che, nonostante i suoi sentimenti, non avrebbe mai potuto accettare una sua proposta perché non aveva intenzione di cambiare religione.
Nicky ne uscì sconvolto, sebbene non ancora incline ad accettare le innumerevoli proposte matrimoniali che sua madre – in una incosciente imitazione della Regina – gli metteva sotto il naso per cercare di allontanarlo da Alix.
Ma nè la Regina Vittoria nè Marija avevano fatto il conto con l'insesorabilità della sorte: a partire dalla lettera di Alix, ogni ostacolo, vero o presunto, al matrimonio di lei non Nicky iniziò a essere demolito come per magia.
Per prima cosa Ella, alla quale non era richiesta la fede ortodossa (non aveva infatti sposato un erede al trono), si convertì all'Ortodossia di sua spontanea volontà e iniziò a fare propaganda al nuovo credo con la sorella, per convincerla che, abbandonando la fede luterana, non si sarebbe sentita persa; poi, la salute dello zar, che era sempre stata di ferro, iniziò a declinare, nonostante la sua giovane età (pur avendo un figlio di 26 anni, lui ne aveva solo 48).
Questi due fattori si unirono alla ferrea decisione di Alix come di Nicky di rifiutare i partiti che venivano loro proposti, e alla ora buona disposizione di spirito della Regina Vittoria verso Nicky, e il sentiero prima irto di ostacoli per la loro unione iniziò a farsi meno frastagliato; ora, l'idea di un loro matrimonio non era più assurda – nonostante la lettera di Alix – ma, quanto meno, possibile, visto che i principali avversari – la Regina Vittoria, lo zar e la zarina – stavano, per cause di forza maggiore, abbassando la guardia, a beneficio di chi, come Ella, Sergej e il nuovo Kaiser (il non amato cugino Wilhelm), si davano invece da fare perché la possibilità diventasse realtà.
Note alle fotografie.
Irene Von Hessen un bei Rhin, 1884 ca.
Alix (estrema sinistra) in veste di damigella d'onore al matrimonio di sua zia Beatrice, 1885
Alix e Ella nel periodo del debutto in società di Alix, 1888 ca.
Da sin., Alix, Ella e Ernie durante le sei settimane a Pietroburgo, 1889.
Dagmar/ Marija Fëdorovna, anni '80 del XIX sec.
Xenia, 1890 ca.
Nicky nella divisa del reggimento in cui prestava servizio; 1890
Una veduta di San Pietroburgo oggi: la foto è stata scattata dal Nevskj, a sin si vede la facciata posteriore della Cattedrale di Kazan' e in fondo la Chiesa sul Sangue Versato, costruita sul luogo in cui fu ucciso Alessandro II
Un'altra veduta di San Pietroburgo oggi: uno dei canali della Mojka nelle luci serali.
Il Palazzo di Alessandro a Zarskoje Selo/Puškin, oggi.
Ella, 1889 ca.
Albert Victor, duca di Clarence e Avondale (Eddy), ca 1890
La regina Vittoria, 1890
I figli di Ludwig e Alice vestiti a lutto per la morte del padre, 1892; dietro, da sin., Ernie e Vicky, davanti, da sin., Irene, Alix e Ella. Come si legge nel watermark, la foto proviene dal Forum di Alexander Palace Time Machine, a cui vanno tutti i credits e i miei ringraziamenti.
Alix, 1888 ca.
Gorgie (in piedi) e Nicky nel 1893 in occasione delle nozze del primo.
May di Teck, futura regina Maria d'Inghilterra, 1893.
Alix, 1893
Nicky, 1893 ca.